domenica 6 maggio 2012

Come navigare con cattivo tempo


Quando usciamo in mare di solito lo facciamo dopo aver ascoltato un Bollettino Meteo e siamo tranquilli. La Meteorologia, però, non è una scienza esatta e le condizioni del tempo possono cambiare repentinamente per svariati motivi. Dobbiamo quindi essere consapevoli che ci può capitare di dover affrontare il maltempo. Analizziamo quindi alcune possibili situazioni nelle quali potremmo, nostro malgrado, trovarci. 


Vento forte improvviso e mare grosso. 
In caso di maltempo improvviso non avremo tempo per prepararci e dovremo agire tempestivamente ma con ordine e calma. 

Come comportarsi 
• Ordinare a tutte le persone a bordo di indossare immediatamente le cinture di salvataggio e un abbigliamento adeguato (è molto importante ripararsi dal freddo). 
• Far scendere sottocoperta le persone che fuori non sono utili. 
• Chiudere tutti i boccaporti. 
• Chiudere tutte le prese a mare (salvo quella del motore!) 
• Chiudere tutti gli stipetti sottocoperta e fissare gli oggetti che possono muoversi. 
• Se si è a bordo di una barca a vela ridurre adeguatamente le vele o in caso estremo ammainarle. 
• Potendo scegliere, navigare verso il porto più vicino. 
• Se è impossibile avanzare mettersi alla cappa (vedere più avanti) oppure sfuggire alla burrasca. 
• Se la situazione diventa critica e si pensa di poter avere problemi lanciare un PAM PAM PAM comunicando posizione e tipo di problema. 


Avviso di Burrasca ricevuto via radio 
Quando ascoltiamo un Avviso di Burrasca normalmente abbiamo il tempo necessario per prepararci a fronteggiare il cattivo tempo. 
Come comportarsi 
• Far indossare a tutti precauzionalmente le cinture di salvataggio 
• Far preparare un abbigliamento adeguato per ripararsi dal freddo e dalla pioggia. Indossare indumenti pesanti solo se necessario: sudare eccessivamente e avere troppo caldo è comunque dannoso. 
• Consultare carte nautiche e portolani e decidere qual è il porto più vicino e più sicuro verso il quale dirigere valutando anche la direzione di provenienza della burrasca. 
• Evitare di andare incontro al maltempo. 
• Far scendere sottocoperta le persone che fuori non sono utili. 
• Chiudere tutti i boccaporti. 
• Chiudere tutte le prese a mare (salvo quella del motore!). 
• Chiudere tutti gli stipetti sottocoperta e fissare gli oggetti che possono muoversi. 
• Se si è a bordo di una barca a vela ridurre adeguatamente le vele o in caso estremo ammainarle. 



Come affrontare un mare in burrasca 
Se navighiamo con una barca a vela 
Ricordiamo di mantenere issata, finché è possibile, la vela da tempesta: essa stabilizza molto la barca e riduce il rollio. Se abbiamo l’avvolgifiocco avvolgiamo la vela tenendone fuori una piccola superficie; se disponiamo di uno strallo di trinchetta issiamo la vela da tempesta su questo strallo per equilibrare meglio la barca.
Mettersi alla cappa 
Significa assumere con la propria imbarcazione una posizione tale da poter affrontare il mare fermi o quasi nell'attesa che migliorino le condizioni e si possa riprendere la propria rotta.

Cappa 
Agire sul motore e sul timone in modo da porsi a circa 45° rispetto alla direzione di provenienza del
mare e mantenere la propria posizione
Cappa secca 
Fermare la barca e lasciarsi portare dal mare
Cappa con ancora galleggiante Ancora galleggiante filata e fissata a prua; motore spento o eliche al minimo di giri per non indietreggiare molto. L’ancora
galleggiante manterrà la prua in direzione del mare. La cima dell’ancora galleggiante deve essere sempre il leggera tensione, anche con eliche in movimento, altrimenti non manterrà la posizione.

Mare di prua 
• Non offrire mai la prua alle onde
• Procedere prendendo il mare al mascone con un angolo di circa 30/45° e procedere a zig zag.
• Valutare le caratteristiche dell’imbarcazione e ridurre la velocità in modo da diminuire l’impatto delle onde sullo scafo.
• Rallentare ulteriormente scendendo dall’onda per non picchiare forte la prua nel cavo dell’onda stessa.
• Riprendere velocità salendo sull’onda per non lasciarsi traversare.
• Se procedere contro mare diventa insostenibile tenere ferma l’imbarcazione col mare al mascone agendo adeguatamente sulle eliche in moto e sul timone.
• Se le condizioni peggiorano ancora mettersi alla cappa di prua con l’ancora galleggiante.

Mare al traverso 
• Evitare di navigare con mare in burrasca al traverso: il rischio di rovesciamento è altissimo.
• Se per forza di cose dovessimo farlo, timonare in modo da offrire al mare il mascone anziché la poppa. Se la prua scade sottovento è facilissimo rovesciarsi o essere riempiti d’acqua dal frangente successivo.
• Se le condizioni peggiorano ancora mettersi alla cappa di prua con l’ancora galleggiante.

Mare in poppa
• E’ l’ultima delle situazioni in cui un marinaio si vorrebbe trovare con mare in burrasca.
• Evitare movimenti incontrollati del timone: ogni deviazione non voluta potrebbe provocare il rovesciamento.
• Se si deve per forza prendere il mare in poppa avanzare con le onde al giardinetto, mai in poppa piena.
• Cercare di mantenere la velocità al minimo per non infilarsi di prua nel cavo dell’onda stessa.
• Tenere sempre sotto controllo i frangenti che arrivano da poppa: a volte può essere necessario dare motore avanti e accostare a dritta o sinistra per non essere investiti dalla massa d’acqua.
• Se per effetto del vento avanziamo comunque troppo velocemente utilizzare l’ancora galleggiante filata a poppa

1 commento:

  1. Tutti bravi a far copia incolla del lavoro dei colleghi! Vergognatevi!

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