venerdì 23 agosto 2013

Misure del vento, Rosa dei venti e velocità

scala BEAUFORT

velocità del vento ad una altezza di 10 m su terreno piatto
gradovelocità (km/h)tipo di ventovelocità
(nodi)
 
caratterivelocità (m/s)
00 - 1calma0 - 1il fumo ascende verticalmente; il mare è uno specchio.< 0.3
11 - 5bava di vento1 - 3il vento devia il fumo; increspature dell'acqua.0.3 - 1.5
26 - 11brezza leggera4 - 6le foglie si muovono; onde piccole ma evidenti.1.6 - 3.3
312 - 19brezza7 - 10foglie e rametti costantemente agitati; piccole onde, creste che cominciano ad infrangersi.3.4 - 5.4
420 - 28brezza vivace11 - 16il vento solleva polvere,foglie secche,i rami sono agitati; piccole onde che diventano più lunghe.5.5 - 7.9
529 - 38brezza tesa17 - 21oscillano gli arbusti con foglie; si formano piccole onde nelle acque interne; onde moderate allungate.8 - 10.7
639 - 49vento fresco22 - 27grandi rami agitati, sibili tra i fili telegrafici; si formano marosi con creste di schiuma bianca, e spruzzi.10.8 - 13.8
750 - 61vento forte28 - 33interi alberi agitati, difficoltà a cmminare contro vento; il mare è grosso, la schiuma comincia ad essere sfilacciata in scie.13.9 - 17.1
862 - 74burrasca moderata34 - 40rami spezzati, camminare contro vento è impossibile; marosi di altezza media e più allungati, dalle creste si distaccano turbini di spruzzi.17.2 - 20.7
975 - 88burrasca forte41 - 47camini e tegole asportati; grosse ondate, spesse scie di schiuma e spruzzi, sollevate dal vento, riducono la visibilità.20.8 - 24.4
1089 - 102tempesta48 - 55rara in terraferma, alberi sradicati, gravi danni alle abitazioni; enormi ondate con lunghe creste a pennacchio.24.5 - 28.4
11103 - 117fortunale56 - 63raro, gravissime devastazioni; onde enormi ed alte, che possono nascondere navi di media stazza; ridotta visibilità.28.5 - 32.6
12oltre 118uragano64 +distruzione di edifici, manufatti, ecc.; in mare la schiuma e gli spruzzi riducono assai la visibilità.32.7 +

La velocità del vento viene misurata con l'anemometro, ed espressa in km/h e viene descritta dalla scala di Beaufort, che prende il nome dall'ammiraglio britannico Francis Beaufort (Navam 1774-1857) addetto al servizio idrografico. Egli nel 1806 propose

martedì 20 agosto 2013

Timone elica a mano per barche

 

O questo timone elica con propulsione a mano, trovato su un sito russo, che più che un'elica sembra che manovri una pinna  funzionerebbe??...forse con Swarzenegger al timone!!...se qualcuno se lo autocostruisse mi faccia sapere commentando qui il risultato ottenuto. Grazie. Di seguito la traduzione diretta dal russo:
Per il movimento della luce galleggiante in acqua invece suggerirei di usare la mano pagaie Lastovo mover. Può essere facilmente smontato in quattro parti, in un piccolo ingombro.Dimensioni dei particolari che dipendono dalle dimensioni della barca.
Abbiamo fatto un tale motore per l'impiego su barca yawl e "Bean 2" lunghezza di 8 metri della gamba d'appoggio 1, 2 e tirare la leva 3 del propulsore aveva una lunghezza di 1000 mm, in fibra di vetro fin 4 700 x 800. Le prime tre parti sono in acciaio inossidabile tubo 20 mm di diametro. A Yale abbiamo la stessa velocità i remi, ma moveruomo che lavora da solo.
 
Per le barche più piccole e di propulsione possono essere fatti più piccoli e leggeri. Oltre al vantaggio dalle sue pale compattezza è quello che viene utilizzato per il movimento di un braccio e di un uomo siede di fronte alla rotta dell'imbarcazione, interrompere pinne creati con

lunedì 12 agosto 2013

Pesca a Traina silenziosa in barca a vela

Circola ancora la voce secondo la quale le barche a vela non sarebbero adatte per praticare la pesca sportiva. Niente di più sbagliato! Direi anzi che, per alcuni tipi di pesca dilettantistica mediterranea, la vela è addirittura più funzionale di molti quotatissimi fisherman con doppia e potente motorizzazione. Perché? 


Perché le barche a vela:
Circola ancora la voce secondo la quale le barche a vela non sarebbero adatte per praticare la pesca sportiva. Niente di più sbagliato! Direi anzi che, per alcuni tipi di pesca dilettantistica mediterranea, la vela è addirittura più funzionale di molti quotatissimi fisherman con doppia e potente motorizzazione. Perché? Perché le barche a vela:
  • hanno quasi sempre motori ausiliari diesel aspirati di potenza non eccessiva tale cioè da consentire andature lentissime (1-2 nodi) ottimali per la traina costiera con esca naturale, ovvero un po' più sostenute (3-6 nodi) potenzialmente buone per tutti gli altri tipi di traina;
  • durante le crociere, soprattutto se di lungo corso, navigano sovente con o senza motore alla velocità giusta (4 o più nodi) in acque lontane e spesso inesplorate agli effetti del trolling e ove sono possibilissimi incontri entusiasmanti con i pelagici di altura (tonni, alalunghe, aguglie imperiali, ecc.); ovvero in bacini costieri privilegiati (isole e arcipelaghi) ove è tutt'altro che improbabile centrare bersagli di alto pregio sportivo e gastronomico come le palamite combattive e i dentici squisiti;
  • sono in grado di garantire, grazie alla loro opera viva, notevolmente pronunciata, una stabilità senza confronti nell'azione di pesca a bolentino e in drifting; in verità la seconda un po' penalizzata a causa delle sartie che limitano la libertà di movimento e della mancanza del seggiolino da combattimento;
  • salvo poche controindicazioni possono essere agevolmente attrezzate per la pesca, in particolare per la traina.


Sarebbe bello catturare un bel pesce e poi cucinarlo e gustarlo sulla propria amata barca...anche perchè ogni ora che passa

sabato 10 agosto 2013

Le precedenze in mare

ROTTE PARALLELE- Quando due unità hanno due rotte parallele o parallele ed opposte devono continuare la loro rotta senza effettuare alcuna manovra






ROTTE OPPOSTE TRA DUE UNITA' A MOTORE - Quando due unità a motore si vanno incontro con rotte opposte o quasi, ognuna deve accostare a dritta in moda da passare sulla sinistra dell'altra.  






giovedì 8 agosto 2013

53° Salone Nautico Internazionale di Genova - Dove iniziano le storie di mare...

Per l'edizione 2013 il Salone Nautico vuole raccontare tutte le storie che attraversano il mare.
I lavori, le passioni, le libertà che il mare ispira trovano ampio spazio sul sito www.storiedamare.it #storiedamare
 

mercoledì 7 agosto 2013

Pesci dei fondali Pisano e Livornese

Ma quanti e quali tipi di pesce si possono incontrare nelle acque davanti alla costa di Pisa e Livorno? Se lo sono chiesto in parecchi dopo gli avvistamenti negli ultimi anni di specie pescate “non di casa nostra”, oppure solo viste da subacquei e pescatori. Ecco, allora, che si rende necessario chiarire quanti e quali specie di pesci possiamo incontrare e, se, per caso,  come si chiede qualcuno, possano in qualche occasione essere pericolosi.   Per stilare una lista delle specie di pesci che più amano frequentare le nostre acque è necessario distinguere il sottocosta dalle isole: questo per evitare di menzionare pesci (come magari le ricciole) che assidue frequentatrici ad esempio dell'isola d'Elba o Capraia possono venire confuse come “pesci facilmente trovabili” nel sottocosta, il che non è (purtroppo) assolutamente vero. 
 Nel sottocosta livornese, non considerando le isole, e le specie di piccola taglia, in ordine di frequenza di incontri e menzionando solo alcune delle più importanti specie
si possono incontrare:
Due muggini ripresi nelle
acque della Meloria
Cefalo o muggine   ( ordine Perciformi  - famiglia Mugilidi - nome scientifico Mugil cephalus )
In diminuzione il numero degli esemplari che in alcuni casi possono avere carni eccellenti (cefalo dorato). Discorso a parte per gli innumerevoli esemplari che vivono dentro il porto di Livorno.






Salpe nel mare livornese
Salpa    ( ordine Perciformi - famiglia Sparidi - nome scientifico Sarpa salpa )
Non sembra risentire del depauperamento ittico che ha interessato negli ultimi anni quasi tutte le specie del sottocosta; si trova dappertutto meno che su fondali sabbiosi, ha carni non molto buone, impossibili da mangiare per gli esemplari catturati vicino al porto.