giovedì 14 novembre 2013

E’ partito l’ultimo atto della Mini Transat 2013

Mini Transat 2013 - Start of the Sada to Poine a Pitre Mini Transat race 13 November 2013. 747 Giancarlo Pedote attualmente in testa alla regata
Sono partiti alle 9 e 37 di ieri per una tappa unica: da Sada in Galizia fino a Pointe a Pitre in Guadalupa passando un cancello a Puerto Calero alle Canarie. La bellezza di 3.700 miglia di oceano. Da soli, a bordo di bolidi di 6 metri e mezzo, senza GPS cartografico, senza telefono satellitare, solo con un VHF per comunicare con le barche appoggio che seguono la flotta. Lo stretto indispensabile. Proprio come ha scritto Francesca Pradelli nel Fatto Quotidiano l’altro ieri: “una delle ultime grandi avventure di mare“. E non c’è molto da aggiungere.
Una grande avventura e anche una regata sempre più combattuta. E questa 19ma edizione in formato maxi è partita così, a tutta velocità con il coltello tra i denti. La flotta che si trova al largo di Porto questa mattina ha divorato qualcosa come
210 miglia in meno di 24 ore.
Alla classifica di questa mattina tra i prototipi, ritroviamo subito al comando i “fantastici cinque” che avevano concluso la prima tappa annullata. In testa, più al largo, il vincitore non solo morale di questa frazione fantasma: Giancarlo Pedote (Prysmian 747). Nella sua scia Benoit Marie (667) al terzo posto. Importante la separazione laterale che si è creata: per trovare il secondo bisogna fare un salto verso Est di 40 miglia ed è Bertrand Delesne (754), non molto lontano da Nicolas Boidevezi (719), Gwénolé Gahinet (800) e Julien Pulvé (802). Se vi chiedete chi sono gli avversari più temibili di Giancarlo, sono questi cinque. Non a caso, sono skipper usciti dei centri di allenamento più in vista, e cioè Lorient Grand Large per Pedote, Delesne, Gahinet e Marie, quello di La Rochelle per Pulvé e Boidevezi. Non a caso con prototipi più recenti.
Tra i proto vintage invece, lo spagnolo Bruno Garcia (Sampaquita, 240) sta facendo un inizio di regata notevole, settimo posto per lui. Lo stesso  Michele Zambelli e Fontanot 342 è al 13mo posto.
La battaglia è aspra tra i prototipi. Ed è forse ancora più aperta tra le barche di serie (abbiamo provato a spiegare le differenze tra le due categorie qui) con le stesse considerazioni da fare sulla preparazione degli skipper nei centri di allenamento. Ottimo inizio da parte di Alberto Bona con Onlinesim.it. Dopo aver tagliato la linea di partenza tra primi è ora al sesto posto a 19 miglia del leader, Aymeric Belloir (810). Più conservativa la partenza degli altri italiani: Andrea Iacopini (UmpaLumpa 682) è 27mo in recupero rispetto a ieri, Federico Fornaro (Raw News Jolie Rouge) 37mo seguito da Federico Cuciuc (Your Sail 556), 41mo.
Ovviamente a questo ritmo, non sono mancate le avarie, la corsa ad eliminazione è iniziata: tre barche si sono fermate a Vigo. Ian Lipinski, uno dei concorrenti più aguerriti in Serie ha disalberato.
Finalmente sono partiti quindi. Non tutti però. Davide Lusso (MaStep 600) per esempio ha dovuto rinunciare. Una decisione difficile che ha spiegato all’inviata speciale della classe Mini italiana, le sue dichiarazioni e quelle degli altri sei protagonisti della Mini Transat sono da leggere sul sito della classe Mini italiana.
 

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