Alle 9.00 UTC dalla radio parte una musica, serve per sintonizzare la frequenza del segnale. Dopo 5 minuti inizia la VACATION con il comitato della corsa.
La Vacation è quindi l’unico contatto a terra consentito durante la Mini Transat, attraverso il quale l’organizzazione trasmette, a tutti i regatanti, le pozioni dei primi della flotta e, cosa più importante, le previsioni meteo.
Il percorso copre uno tratto di mare molto ampio e come abbiamo visto le imbarcazioni si possono trovare a centinaia di miglia l’una dall’altra. In questo caso le condizioni meteo possono essere differenti a seconda della zona in cui ci si trova.
Per convenzione gli oceani e i mari sono divisi in zone per il bollettino meteo (vedi foto).
Quindi ogni mattina Michele, all’orario stabilito, ascolta il comunicato della Vacation e, prendendo appunti, segna i dati meteo della zona in cui si trova e le posizioni dei primi per elaborare una strategia.
A questo punto stabilisce sulla carta la rotta da seguire per le prossime 24 ore, cioè fino alla prossima Vacation.
Ovviamente i dati da valutare sono molti altri come la posizione delle barche intorno a lui, le prestazioni della barca in determinate condizioni per il range migliore, il suo stato fisico e le prospettive per i giorni a seguire. Un’attività che impegna buona parte della giornata.
La Mini Transat in questo senso non è solo una regata fine a se stessa ma diventa un banco di prova delle proprie capacità fisiche, psicologiche e marinare.
La Vacation è quindi l’unico contatto a terra consentito durante la Mini Transat, attraverso il quale l’organizzazione trasmette, a tutti i regatanti, le pozioni dei primi della flotta e, cosa più importante, le previsioni meteo.
Il percorso copre uno tratto di mare molto ampio e come abbiamo visto le imbarcazioni si possono trovare a centinaia di miglia l’una dall’altra. In questo caso le condizioni meteo possono essere differenti a seconda della zona in cui ci si trova.
Per convenzione gli oceani e i mari sono divisi in zone per il bollettino meteo (vedi foto).
Quindi ogni mattina Michele, all’orario stabilito, ascolta il comunicato della Vacation e, prendendo appunti, segna i dati meteo della zona in cui si trova e le posizioni dei primi per elaborare una strategia.
A questo punto stabilisce sulla carta la rotta da seguire per le prossime 24 ore, cioè fino alla prossima Vacation.
Ovviamente i dati da valutare sono molti altri come la posizione delle barche intorno a lui, le prestazioni della barca in determinate condizioni per il range migliore, il suo stato fisico e le prospettive per i giorni a seguire. Un’attività che impegna buona parte della giornata.
La Mini Transat in questo senso non è solo una regata fine a se stessa ma diventa un banco di prova delle proprie capacità fisiche, psicologiche e marinare.
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